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Lecce, ritrovato un raro stampo eucaristico

  • di SdR
  • 2 Apr 2018 alle 15.27

Archeologia medioevale Ritrovamenti

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Gli scavi condotti dal professore P. Arthur, all’interno di una fossa situata nei pressi della chiesa monastica, hanno riportato alla luce uno stampo eucaristico ritenuto raro, di cui non è stato finora segnalato alcun esemplare nell’intera Italia meridionale ellenofona e che non appare frequente nel resto del mondo bizantino (così riporta la soprintendenza).

Lo stampo, risalente probabilmente al XII secolo, era destinato alla preparazione delle eulogie (benedizioni) del pane benedetto distribuite ai fedeli durante le festività di Pasqua. All’interno di una doppia cornice polilobata è raffigurata una rappresentazione stilizzata della Resurrezione. Il testo inciso intorno allo stampo, preceduto da una croce, ricorda la preghiera pasquale

“Cristo è risorto dai morti, calpestando la morte con la sua morte e donando la vita a quanti erano nei sepolcri”.

Lo stampo, di forma conica, è di pietra calcarea e presenta un diametro di 7,5 cm., con un’impugnatura alta 8,2 cm.

L'Abbazia, affidata alla tutela del FAI dal 2012, è ubicata alle porte di Lecce. Il complesso si fa risalire, secondo tradizione popolare, al re Tancredi d’Altavilla ,che secondo la leggenda, in questo luogo gli apparve la Vergine.

In realtà la storia del complesso religioso iniziò durante il periodo normanno sotto la guida di Boemondo d'Altavilla che, tra l’XI e il XII secolo, vi insediò un cenobio di monaci basiliani di rito greco. In poco tempo divenne, grazie alla sua biblioteca e al fiorente scriptorium, uno dei più importanti centri di propagazione della cultura dell’Italia Meridionale.

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